Il gioco ai tempi del Medioevo

Quando il discorso cade sull’argomento “Medioevo” nella maggior parte dei casi questa parola viene associata a espressioni entrate nell’uso comune come “secoli bui”, a eventi sanguinosi come le Crociate o a certa severa iconografia di stampo religioso.

Poco risalto sembra avere invece la dimensione ludica, espressa tanto nel quotidiano quanto nelle occasioni di festa. E invece lo svago e il divertimento rappresentavano una parte integrante della vita medievale, così come lo sono di quella di oggi.

Infanzia

I giocattoli erano ampiamente diffusi nel Medioevo. Lo provano ritrovamenti archeologici provenienti da tutta Europa.

In area scandinava sono state trovate delle piccole spade di legno, nell’odierna Inghilterra sono stati ritrovati dei soldatini di piombo e barchette di legno. E in Germania sono stati ritrovati dei pentolini giocattolo per bambine, costruiti in terracotta e altre materiali.

Il gioco d’azzardo e il popolo

Il gioco non restava confinato ai bambini, ma accompagnava uomini e donne durante l’età adulta.

Dadi e carte in particolare godevano di grandissima popolarità, per esempio. Un gioco come la zara, da cui deriva tra l’altro la parola “azzardo”, trova spazio persino nella Divina Commedia di Dante. E le taverne, i luoghi dove si svolgevano in genere queste attività, sono passate alla storia come antecedente sia dei moderni pub e che dei casinò. Parlando di casinò, hai visto https://www.casinoitaliani.it/?

Questo tipo di svago era però visto di cattivo occhio dalla Chiesa. Il gioco d’azzardo infatti veniva associato al peccato perché naturalmente, oltre alla possibile perdita del patrimonio, si legava con facilità alla bestemmia, all’ubriachezza e anche alla frequentazione di prostitute.

Gli scacchi e le élite

Ecclesiastici e aristocratici erano invece appassionati di scacchi, un gioco apprezzato tanto per i suoi profondi risvolti filosofici e teologici quanto, più concretamente, per la tendenza a premiare strategia e riflessione (laddove i dadi, per esempio, erano sinonimo di fortuna e avventatezza).

Il prestigio sociale associato a questo gioco in età medievale è testimoniato tra l’altro dal diffondersi di costose scacchiere in avorio ed ebano, sempre ovviamente ad appannaggio esclusivo dell’alta società.

21 Jan 2020